venerdì 19 marzo 2021

Un luogo. Una strada. Un orizzonte. Un'idea.


Vizzolo è cambiata, e cambierà ancora, ma abbiamo bisogno di riconoscerci in quello che vediamo, e in quello che eravamo perché, come diceva un grande narratore delle pianure, Gianni Celati, “anche l’immaginazione fa parte del paesaggio: lei ci mette in stato d’amore per qualcosa là fuori, ma più spesso è lei che ci mette in difesa con troppe paure; senza di lei non potremmo fare un solo passo, ma poi è lei che ci porta non si da dove”. Restiamo noi. Immaginiamo Vizzolo.

mercoledì 10 marzo 2021

Ex cava di prestito: considerazioni e suggerimenti


Come abbiamo già avuto modo di anticipare in consiglio comunale, rispetto al “metaprogetto” approvato dalla giunta e pervenuto in consiglio comunale, esprimiamo alcune considerazioni e offriamo il nostro contributo riguardo al destino dell’ex cava di prestito.

Il primo scrupolo riguarda i costi. Secondo il “metaprogetto” SOLO la creazione dell’eventuale “oasi”, con le piantumazioni e le installazioni, costa tra i 300.000/325.000 euro (più IVA). Come esplicitato in calce al progetto sono esclusi i costi per la realizzazione della strada di accesso, dei parcheggi, degli accessi dalla pista ciclabile, della messa in sicurezza dell’area, dei collaudi e altri costi accessori.


Tenendo presente che l’introito dell’attività estrattiva  a norma della legge regionale 14/1998 destinato al ripristino dell’area è di circa 780.000, riteniamo che, fermo restando la valorizzazione di quel luogo, il passaggio da danno ambientale a luogo di interesse pubblico debba seguire altre priorità, nel rispetto delle normative e della sicurezza dei cittadini.



1) Prima di tutto, è necessaria una verifica delle condizioni della falda acquifera. La relazione di invarianza idraulica e idrologica di Cap Holding, approvata all’unanimità dal consiglio comunale del 27 novembre dice esplicitamente che la presenza della cava necessita una prospezione aggiornata della falda acquifera che peraltro sul territorio di Vizzolo presenta già numerose criticità. Crediamo che, in coerenza a quanto deciso all’unanimità dal consiglio comunale, e rispetto alle indicazioni di Cap Holding, la verifica della condizione della falda acquifera sia una condizione preliminare e prioritaria verso qualsiasi altro tipo di intervento riguardante l’assetto idrogeologico di Vizzolo. 

2) Riteniamo altresì che sia necessaria una valutazione a priori sulla sicurezza della viabilità e degli accessi all’area. Come evidenziato anche dalla mappatura del “metaprogetto”, gli accessi all’ex cava di prestito comporteranno modifiche sostanziali alla viabilità dell’area e presentano alcune problematiche, su cui riflettere, non ultimo il fatto che l’accesso principale è possibile solo attraversando un altro territorio comunale (e un confine provinciale).


4) Come evidenzia il “metaprogetto” è fondamentale, come supponiamo sia chiaro a tutti, la necessità di mettere in sicurezza l’area in sé con tutti gli adeguati accorgimenti a proteggere l’invaso e a tutelare i futuri ospiti.



5) Riteniamo inoltre che in sé il “metaprogetto” presenti una grave carenza culturale. L’analisi, per quanto dettagliata e condivisibile, parte dall’esistente, cioè dall’ex cava di prestito e dalle successive piantumazioni di essenze a vario livello. Ma sia per assecondare la legge 14/1998 che parla esplicitamente di “ripristino” e soprattutto per la valorizzare la memoria dei luoghi e l’identità del paesaggio, pensiamo sia opportuno ripartire dall’inizio. Certo, l’emersione dell’acqua è un fatto da valorizzare e da rispettare, ma nel contesto occorre conoscere la storia di quel luogo che in origine era chiamato “Il salice”, proprio per la presenza dei salici, essenza che andrebbe ripristinata. Inoltre, dove e come possibile, andrebbe ripristinato il percorso delle rogge, caratteristiche della Pianura Padana, con i relativi filari di gelsi, che venivano piantati sui bordi dei canali (e radicalmente potati) per sostenerne, con le radici, le sponde. Nel gergo dialettale, erano le cosiddette “gabe”, che erano presenti in loco. Prospettandosi una funzionalità didattica, il ripristino dovrebbe prevedere una specifica attenzione alla forma e all’utilità del luogo nel passato. Suggeriamo, in proposito, un confronto con il Consorzio Bonifica Muzza Bassa Lodigiana. 


6) Condividiamo la possibile destinazione didattica dell’ex cava di prestito, ma riteniamo che il “metaprogetto”, così come ci è stato presentato sia limitato, rivolgendosi soltanto all’attività di osservazione ornitologica. L’area in sé si presta naturalmente a un’altra attività, didattica e non, fondamentale per la biodiversità, per via delle numerose e variegate essenze presenti: può ospitare gli apiari, esperienza peraltro che la TEEM ha già sviluppato, altrove, su terreni di sua competenza, per esempio con la Città delle api a Rossate di Lavagna (Lo).


7) La mappatura del “metaprogetto” evidenzia però anche alcuni limiti giuridici, che andrebbero analizzati prima di qualsiasi altro intervento. Come già illustrato a suo tempo in consiglio comunale, la definizione dell’ex cava di prestito è ancora in essere, ma l’area è soggetta al confronto con numerose e diverse realtà giuridiche (Parco Agricolo Sud Milano, Parco del Sillaro, comune di Casalmaiocco, Città metropolitana, provincia di Lodi, Consorzio Bonifica Muzza Bassa Lodigiana) con cui sarà urgente istaurare un dialogo.



8) Ultimo, ma non meno importante: andrebbe presa in considerazione, a dispetto delle comunicazioni fin qui giunte, compreso il “metaprogetto”, una diversa terminologia, ovvero servirebbe utilizzare una definizione culturalmente e giuridicamente più coerente rispetto alla parola “oasi”. Nessuno vieta di usarla, ma “oasi” rimanda direttamente a “zona protetta”, termine che presuppone un lungo iter legislativo (a partire dalla legge 394/1991 e successive) e che non contempla luoghi di origine antropica, ovvero artificiale. Sarebbe da considerare, proprio per una scrupolosa attenzione rispetto al luogo, la più corretta definizione di “parco”, che lascia ampi margini di comprensione e non concede spazi a equivoci di sorta.


Per i cittadini che volessero approfondire, siamo disponibili a fornire tutti gli atti citati, è sufficiente inviare una richiesta al nostro recapito di posta elettronica: vizzoloalfuturo@gmail.com.

lunedì 8 marzo 2021

Vizzolibri (speciale): Joni Seager

Partendo da una formazione geografica, Joni Seager riesce a tracciare un’accuratissima analisi della condizione femminile in tutto il mondo, rendendola comprensibile in più di duecento rappresentazioni grafiche. Dall’alfabetizzazione al divario retributivo, dai concorsi di bellezza alle violenze domestiche, attraverso l’elaborazione dei dati prende forma una mappa unica e dettagliata che, come ha scritto Leymah Gbowee “porta la vita delle donne fuori dall’ombra e ci dice quanta strada ci sia ancora da fare”.

Vizzolo al futuro: Festa della donna 2021


Quando si parla di donne, sopra tutto in occasione della festa, ci lascia prendere dai discorsi legati alle “quote rosa”, alle mamme, ed altre dinamiche sul ruolo femminile, contingenti e contestuali al periodo storico attuale. Ci si è dimenticati completamente del femminismo. La famosa e spesso vituperata parola che identifica la vera presa di coscienza del genere femminile. È per questo che ci piacerebbe riportare il tema, senza estremismi, al centro dell’attenzione nei confronti delle donne. E che l’8 marzo sia soltanto un inizio, un promemoria per ricominciare di nuovo.

domenica 7 marzo 2021

Vizzolibri (speciale): Giusi Marchetta

“Durante i concerti delle Bikini Kills, band punk femminista degli anni Novanta, la cantante Kathleen Hanna era solita a un certo punto urlare: Girls to the front! (Le ragazze avanti!), esortando le donne presenti a farsi largo tra gli uomini e andare a occupare tutto lo spazio possibile sotto il palco. Un invito concreto da leggere però anche nel suo significato metaforico, come incoraggiamento alle donne a riprendersi lo spazio e i diritti che meritavano”: ne libro curato di Giusi Marchetta che ha raccolto, oltre al suo, dieci scritti di altrettante donne, rappresenta, a più voci , l’impegno delle autrici per la propria consapevolezza dell’essere donna. Una “raccolta” dal tono leggero ma tremendamente profondo nelle esperienze raccontate. Esperienze e coscienze volte all’arduo lavoro del cambiamento dell’atavica visione del femminile che ancora oggi, purtroppo, attanaglia la nostra società. 

venerdì 5 marzo 2021

Vizzolibri (speciale): Simone de Beauvoir

“Donna non si nasce, lo si diventa” è forse la frase più celebre del corposo saggio in due volumi che fu considerato a lungo un testo di riferimento fondamentale per il movimento delle donne, che di lì a pochi decenni avrebbe riempito le piazze di tutto il mondo. Quella frase, in effetti, sintetizza con efficacia la tesi principale dell’opera: la cosiddetta “femminilità” non è un destino biologico, quanto piuttosto una costruzione culturale e sociale. La donna non ha più un’identità fissa e immutabile, costituita da un mix di scienza, filosofia e pregiudizio maschile, ma è un soggetto a tutto tondo capace di modificare la propria “natura” attraverso la presa di coscienza di sé. Secondo de Beauvoir, le donne non sono sottomesse per natura, la loro subordinazione è il risultato di una serie di condizionamenti dati dal contesto storico e culturale, nonché dalla loro abitudine ad adeguarvisi. Simone de Beauvoir è la prima ad analizzare in modo sistematico e convincente le ragioni e gli strumenti della costruzione dell’inferiorità femminile nella società e ad affermare l’esistenza di un soggetto femminile. Il secondo sesso scardina la struttura stessa del pensiero filosofico occidentale e il suo preteso universalismo che ha identificato l’uomo come il soggetto neutro e universale, senza considerare che i sessi sono due. Un invito rivolto alle donne, ad agire e a ribellarsi.

Vizzolibri (speciale): Isabel Allende

In un’intervista, Isabel Allende ha detto: “Sono grata a quell'infanzia infelice perché mi ha fornito materiale per i miei romanzi. Non so come se la cavino gli scrittori che hanno avuto un'infanzia serena in un ambiente normale”. E poi: "Negli Stati Uniti, in questo secondo millennio, si mette ancora in discussione non solo il diritto all'aborto, ma anche gli anticoncezionali femminili. Ovviamente nessuno mette in discussione il diritto dell'uomo alla vasectomia o all'uso dei preservativi”. Sono due frasi che rendono bene l’idea della difficoltà dell’essere donna attraverso i tempi e i mondi vissuti da Isabel Allende: la famosa autrice de “La casa degli spiriti” è stata ed è tutt’ora il punto di riferimento per molte lettrici e molti lettori a livello mondiale sia per le sue doti letterarie sia per il suo impegno civile ed intellettuale, ed è la prima scelta dello speciale di Vizzolibri che, da oggi, ci condurrà all’8 marzo.

mercoledì 3 marzo 2021

Ciao, Carmelo (in memoria)


A Vizzolo lo conoscevano tutti. Anche noi di Vizzolo al futuro. Per alcuni di noi è stato un amico, un collega e una persona importante. Ed è così che  lo vogliamo ricordare. Ciao Carmelo.