lunedì 30 novembre 2020

Matilde Cremonesi: La danza delle immagini

 

Giovanissima artista e designer, Matilde Cremonesi, conosciuta su instagram @matiartlde, disegna dall’età di otto anni e oggi ne ha quindici. Pur frequentando la terza liceo linguistico a Lodi, il disegno è la sua vera passione. Autodidatta, in qualsiasi luogo si trovi, riproduce tutto ciò che le suscita forti emozioni. Precisa e attenta nel tratto, rappresenta minuziosamente i suoi soggetti come fossero fotografie e le sue maggiori ispirazioni nascono durante i suoi viaggi. Dal suo punto di vista, non c’è differenza tra mare e montagna, collina o lago l’importante è una matita, un foglio bianco e come d’incanto l’immagine si concretizza. Sportiva, ecologista, ama le sfide, le piace partecipare e sogna di diventare una famosa artista. La danza delle immagini è una selezione di disegni che spaziano dai ritratti ai modelli, dai paesaggi ai fumetti che rivelano una spiccata sensibilità per ogni singolo soggetto e un approccio che è insieme istintivo e molto misurato nel rappresentare le sue visioni. La danza delle immagini di Matilde Cremonesi sarà disponibile a partire da venerdì 4 dicembre sui consueti canali di Vizzolo al futuro (blogger, facebook, instagram), dove si possono sempre visitare anche Aotearoa (New Zealand) di Giuliana Concas sarà disponibile, dove inoltre sono sempre visitabili le mostre dei fotografi Lorenzo Sirtoli (Uno sguardo sul mondo) e Roberto Ghizzoni (La partecipazione della luce) e Teoman Ergun (Colori che viaggiano). Tutte le mostre sono iniziative divulgative e culturali senza scopo di lucro, l’accesso è libero e gratuito. 

giovedì 19 novembre 2020

Il vizzolese

Nella seconda metà degli anni ottanta Vizzolo cresceva. E crescevamo anche noi. Eravamo ancora adolescenti: quella che adesso viene definita un’età difficile. Ma noi non lo sapevamo di essere in una età difficile e, pensavamo solo a vivere: i numerosi cantieri vizzolesi li visitammo tutti,  abbiamo costruito e demolito go-kart, inseguiti dal vigile Agostino, che non ci ha mai dato una multa. Poi, ripercorrendo le orme di fratelli e amici più grandi, la passione per la musica. Prima nelle cantine dei nostri genitori, poi sull’immancabile palco del teatro della parrocchia (c’era un teatro a Vizzolo!). Quando venne il momento di trovare un posto giusto per la sala prove trovammo, con l’aiuto di Gabriella Berlinzani, la preside, e in comune di Faustino Domi, una stanza sotto le scuole. Ribattezzamo quel posto Virus, in omaggio al centro sociale milanese. Per primi si trasferirono i Train And Plane, seguiti dai Settore Out e poi da tanti altri musicisti vizzolesi utilizzarono una delle primissime sale prove pubbliche dell’hinterland milanese. C’è stato un tempo a Vizzolo in cui ci si parlava e si potevano fare delle cose.