“Debbo dire che lavorare a quell’ora, entrare nel buio della fabbrica misteriosa, lucente pur senza rompere il buio come un pezzo di stella caduto, girare nel vuoto dei reparti con l’impressione di camminare nel loro sonno, a casa loro, nelle loro teste, come un mago e vivere nel silenzio, in un silenzio assurdo in quella matrice di rumore, e vedere ferme quelle macchine e tutti i nastri trasportatori, era bello e affascinante”. (Paolo Volponi, Memoriale)
Ci fa sempre piacere quando la sindaca di Vizzolo si ricorda della nostra esistenza, ma noi i problemi ci siamo sempre sforzati di capirli, e spesso e volentieri li abbiamo anticipati e condivisi, restando inascoltati. Apprezziamo anche l’ammissione delle difficoltà dell’amministrazione (era ora), e, dunque, cominciamo a guardare i conti pubblici per quello che sono (molto preoccupanti), e per come ci siamo arrivati. C’è una firma ben precisa, lì. Ne vogliamo parlare?
“Abbiamo tutti i nervi scossi, di questi tempi. Quel che un collega dice a un altro, quel che ci diciamo in questa stanza a quattr’occhi, non esce di qui. Oso credere che insieme facciamo una famiglia. Ma abbiamo un dovere, una missione da compiere. Davanti ai ragazzi, davanti alle famiglie, e anche davanti alla nazione, a questo disgraziato paese, siamo tenuti a dar l’esempio, mi spiego?” (Cesare Pavese, La casa sulla collina)
Se volete un buco nell’acqua, una piantina da innaffiare, i parcheggi sui marciapiedi e la pista ciclabile inaugurata due volte, chiedete all’amministrazione. Per tutto il resto, c’è MonsterCard. Buona Pasqua a tutti.
Condividiamo con convinzione le considerazioni del consigliere Gatti: "Nel corso del mio mandato di consigliere comunale ho ripetuto più e più volte che la nostra amministrazione ha qualche problema con la gestione di ASSEMI e con la liquidazione dell’Unione. Sempre inascoltato, qualche volta deriso, ma va bene, va bene così. Poi, nella relazione del revisore dei conti sull’accertamento dei residui (pubblicata ieri, e occhio che mancano all’appello 3.702.594,35 euro) scopro che l’organo di revisione raccomanda attenzione, indovinate un po’ a cosa e a chi?"
E dopo aver approvato un bilancio penoso fatto di tagli e di aumenti, si scopre, con l’accertamento dei residui pubblicato ieri, che mancano all’appello 3.702.594,35 euro. (Sì, la cifra è giusta). Peccato, ma noi è un bel po’ che diciamo che sarebbe finita così.
