domenica 19 settembre 2021

C'è posta per te...


Lettera aperta al presidente del consiglio 

a proposito del calendario gregoriano, 

delle cifre indo-arabiche e della fiera degli obej obej


Caro Virginio Gandini, con immutate stima e amicizia, ti scriviamo in forma pubblica perché temiamo che tu sia coinvolto in un’amministrazione che ha pochissima, o diremmo nulla, dimestichezza con i calendari e con i numeri, e anche con i riti cattolici. Come saprai, queste drammatiche lacune hanno già generato dei considerevoli danni ai bilanci, ma di questo (purtroppo) se ne è parlato e se parlerà con autorità più competenti di noi e di te e della combriccola di cui ti onori di far parte e anche dei fantallenatori di quel partito che-c’è-ma-non-si-vede che vi sostiene. Il punto è molto più prosaico e, in fondo, divertente. Tu e la sindaca che ti onori di rappresentare avete scritto una lettera (una per ciascuno, giusto per non cominciare a sbagliare con i numeri) ai genitori che, molto legittimamente e molto democraticamente, chiedono che venga garantito lo scuolabus per i propri figli. Chiedono che venga garantito un servizio pubblico, ma ci fermiamo qui, ne stiamo parlando da settimane, e ci siamo capiti. Il punto è che la sindaca che ti onori ti rappresentare scrive che quel servizio può garantirlo dal 14 novembre al 28 febbraio. Okay. Tralasciamo (per il momento) i limiti della proposta. Tu a nome dell’amministrazione di cui ti vanti di far parte, e non siamo convinti che fai benissimo, scrivi che quel servizio sarà garantito per circa quattro mesi. Anche a primissima vista, alla prima impressione, proprio in superficie, è evidente che i mesi non sono circa quattro, ma circa tre e mezzo (metà novembre, dicembre, gennaio e febbraio), e già c’è una bella differenza, per cui forse è meglio se vi parlate o se usate la stessa unità di misura nella civiltà occidentale che poi sono le cifre indo-arabiche o i cosiddetti numeri arabi, che voi, asserragliati lì dentro al municipio, ormai temete più del babau (e fate bene, perché a questo punto fanno paura anche qui fuori). Ma forse bisogna che guardate anche lo stesso calendario, e usiate anche gli stessi strumenti degli uffici competenti. Non vorremmo chiederti troppo visto che avete ancora quest’impegno gravoso di liquidare un ente (l’Unione) che non esiste più da due anni e non riuscite nemmeno a liquidare. A proposito di numeri: quest’anno gli avete dedicato due delibere, più di trenta determine, e un pezzo della variazione del piano esecutivo di gestione per più di quattrocentomila euro, e scusa se il consiglio comunale, che ti onori, e giustamente, di presiedere, aveva deliberato la chiusura di questo casino, alla presenza dello stesso liquidatore, il 29 dicembre 2020. Scusa (di nuovo), chiusa parentesi, avremo modo ancora di parlarne, ma torniamo a noi. Tu dici circa quattro mesi. I conti dicono un’altra cosa: dal 14 novembre al 28 febbraio sono 62 giorni perché se osservi il calendario gregoriano (per noi, di rito ambrosiano) noterai che c’è qualche festività  e il Santo Natale che tutti i bambini aspettano. Se provi a guardare sull’agenda che ti ha regalato la banca, vedrai che è così. Per cui, i giorni di scuola, e quindi di utilizzo dello scuolabus e quindi del servizio che volete garantire sono 62, che in termini di giorni scolastici (cinque alla settimana) sono tre mesi e due giorni, circa tre mesi, non quattro. Questa è polemica matematica, eh, non politica. Bisogna sapere fare i conti, e qui entriamo in un campo più specifico. 62 giorni garantiti su 202 giorni di scuola (come da delibera istitutiva del calendario scolastico della regione Lombardia, giusto per avere un atto ufficiale come riferimento), sono un terzo (per la precisione 3,2 decimi). Per farti capire, a te che sei stato un grande calciatore, un ottimo allenatore e sei un direttore sportivo in piena attività, è come se la tua squadra potesse giocare 28 minuti quando tutte le altre ne hanno a disposizione novanta (più eventuale recupero). Sono sicuro che avendo un ruolo di responsabilità, faresti subito ricorso al comitato regionale della FIGC per poter giocare come tutti gli altri. Perché non è giusto così, e lo sai anche tu. Ecco il problema. Ma, poi, dai, non siamo mica alla fiera degli obej obej (a proposito di rito ambrosiano), non si può mercanteggiare in questo modo, sparigliando i numeri (e fai attenzione a questi numeri, perché noi ne abbiamo visti altri, e sono molto preoccupanti, ma davvero) e confondendo i calendari tra giorni, mesi, vacanze di Natale e il ponte dell’Immacolata in agguato. Proviamo a non fare i furbi che qui, non ci sono più serpenti da incantare (non è più stagione nemmeno per loro). Proviamo a ragionare in maniera limpida. O l’amministrazione che ti vanti onorare e di cui condivi le scelte, anche quelle dettate dal dottore, è in grado di garantire i servizi essenziali e nella loro totalità (e in questo caso per 202 giorni, non per 62), o fatevene una ragione. Non c’è niente di grave nell’ammettere un fallimento, e togliere il disturbo, ma, almeno tu, non avere la supponenza di poter cambiare i numeri e i calendari e i riti che governano la civiltà occidentale da quando mondo è mondo a seconda dell’evenienza politica tua e della maggioranza che ti onori di condividere. Abbi pazienza, questa è proprio una cosa che non riusciamo a mandare giù. E la finiamo qui, sempre con simpatia e con un grande augurio per la tua avventura calcistica. Per quella politica, perdonaci, preferiamo calciare la palla in tribuna. Ah, soltanto un’ultima cosa, giusto per l’amicizia che ci lega, facciamo, a te e all’amministrazione che ti vanti di rappresentare, un ultimo favore (ma è proprio l’ultimo, ricordati). La sindaca, di cui condividi l’appartenenza e le scelte, in calce alla sua missiva dice che comunicherà le tariffe del servizio garantito per un quarto dell’anno scolastico. Attenzione a cosa andrete a comunicare, perché le tariffe sono già state determinate nel bilancio 2021 che voi avete votato, a maggioranza. Ve lo siete votati voi, okay? Ci sono le tabelle e i riferimenti all’ISEE già compilati (magari è stato l’assessore al bilancio di cui condividi le scelte, o magari no). Non sognatevi nemmeno di cambiarle in corsa. Non provateci. Non tentateci. Non pensateci. Le sostituzioni vanno bene in partita, ma con gli atti istituzionali diventano una questione politica, e voi  avete già un sacco di problemi con i numeri, ricordati (e ricordati bene, perché la resa dei conti è dietro l’angolo. E, l’avrai capito anche tu, non è una questione di se, ma solo di quando: domani, o alla fine del mese, o alla fine dell’anno). Per cui, di nuovo, con un carissimo e rispettoso saluto, i tuoi amici di Vizzolo al futuro ti salutano e ti augurano buon lavoro e buona fortuna (soprattutto, buona fortuna).

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