venerdì 1 gennaio 2021

Il vizzolese

Le stoppie che spuntano dalla neve ci ricordano inevitabilmente quando da ragazzi entravamo nei campi a spigolare: raccoglievamo le pannocchie sfuggite alle mietitrebbie, per poi sgranarle una alla volta e vendere a peso il granoturco, giusto per ricavarne qualche migliaia di lire. Gli anziani stendevano poi i chicchi e li facevano essicare al sole per tutta l’estate, setacciandoli con il rastrello più e più volte, finché non diventavano duri e asciutti come piccole pietre. Tutto intorno alle case di Vizzolo fiorivano lunghe distese giallognole, che venivano custodite con cura, mentre noi investivamo i guadagni nelle riparazioni delle nostre biciclette o in un pallone nuovo. Non era molto, ma, prima che arrivasse l’inverno, avevamo già imparato a cavarcela soli.

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