giovedì 23 febbraio 2023

Three Seconds To Stop (2ts)


Salutiamo con entusiamo la nuova produzione della vizzolese Fragile Dischi scelta dai Three Seconds To Stop per celebrare degnamente il ventesimo anniversario del loro album d'esordio con un prodotto innovativo e molto interessante di cui molto presto avremo ulteriori notizie. Quando cominciarono era Il 2003 e non era molto diverso dal 2023, anche se sono passati vent’anni. C’era una guerra in primavera, allora, c’è adesso. C’era un nuovo secolo, ed è diventato in fretta un rottame come quello prima. Mancava soltanto il virus, ma c’era già la cura. Fine delle trasmissioni. I Three Seconds To Stop o meglio 2ts cominciavano senza particolari aspettative, di sicuro non sognavano di diventare rock’n’roll star, ma almeno avevano la sacrosanta pretesa di costruire canzoni che contenessero il disgusto, la passione, l’elettricità, il rumore, la sensualità. Ai tempi restarono rintanati per ore in un buco a provare riff su riff, groove su groove, strofe e ritornelli in cerca di un’emozione, stappando una bottiglia per l’occasione, l’unico premio che si concedevano perché “il mondo si scorda di te, ma vai avanti: cosa vuoi che sappia il mondo del tuo fuoco inesauribile di tutte le notti le passate ballando sul lato sbagliato della civiltà”. Cantavano proprio così, i 2ts, in Three Seconds To Stop canzone che dava anche il titolo all’album d’esordio, l’inizio di tutto, una lumaca bavosa in copertina e canzoni acide e sferraglianti che parlavano di amori atomici e di film saffici, dei giorni dei santi e dei morti e dell’amore, ancora, sempre, comunque. Tutto un immaginario caotico e affascinante che i 2ts hanno imparato a raffinare, prima con il susseguirsi delle immagini di Stolen Moments, apparso nel 2011, e poi con la rinnovata lucidità del visionario Awareness, quando nell’anno di grazia 2016 ammettevano che “finalmente è tutto chiaro, quasi logico nella sua semplicità: sedersi ai margini del gioco senza rilanciare osservare senza guardare, ascoltare senza sentire, aspettare”. Se si guardano i calendari, sì, i 2ts hanno saputo attendere il momento giusto, lasciando il tempo al mondo com’era e com’è, e prendendosi il meglio: un paio di accordi, l’anima dei tamburi, quella scossa proprio un attimo prima della fine, giusto tre secondi per fermarsi, e una vita per continuare.

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