Nel 1987 un vero Sindaco e un gruppo di ragazzi convennero di aprire i locali dell’ex biblioteca e farli diventare un sala musica, poi ribattezzata Virus. Questa è la verità agli atti, protocollati su carta intestata del municipio, firmati dal Sindaco. Sono qui da vedere. Raccontare un’altra storia, del tutto priva di fondamento, come ha fatto la sindaca pro tempore, è offensivo nei confronti di quegli amministratori, portatori di ben altra cultura e sobrietà istituzionale, e di quei ragazzi che, con molta semplicità e altrettanta responsabilità, hanno scritto una pagina fondamentale delle politiche giovanili, all’epoca unica anche per la provincia di Milano. Questa è la storia di Vizzolo, e a noi resta un senso di disgusto e di indignazione. Per l’altra, frutto di un maldestro tentativo di manipolazione politica, servirebbe un minimo di vergogna, ma non vorremmo chiedere troppo.
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