Le dimissioni da consigliere del capogruppo della maggioranza, nonché vicepresidente del consiglio aprono, di fatto, una crisi istituzionale dagli esiti imprevedibili. Da avversari politici gli riconosciamo la correttezza e la coerenza sempre dimostrate ma, date le condizioni attuali, siamo convinti che non potesse fare altrimenti.
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